Pubblicate qui liberamente solo racconti veri, realmente vissuti. Scritti non volgari e rispettosi delle persone.  Non sono responsabile di quanto scritto, pur guardando spesso per cancellare le volgarità eventualmente inserite. Vietatissimo riferimenti a sesso con minorenni, anche indiretti e sesso violento.

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La conferenza

Walter | 22.05.2023

Ho conosciuto questo sito grazie ad un'amica davvero pazza che mi ha invitato a scrivere una delle mie avventure per condividerle con voi e in particolare con Fiscanto che deve essere un personaggio unico.
Mi trovavo ad una conferenza quando il relatore incomincia a parlare di concepimento. Il discorso è ben lontano dal sesso ma notò una bella signora in prima fila che inizia a muovere le caviglie come solo le donne sanno fare . È uno dei segnali che il discorso sta turbando la sessualità della signora e iniziò a seguirla con gli occhi per tutto il tempo.
Durante una pausa, cerco di conoscere la signora che si presenta come Barbara, direttrice marketing di una grossa azienda .
Entriamo in sintonia e colgo l'occasione per sedermi accanto a lei per seguirla durante la cena di gala della conferenza.
La serata diventa fantastica , Barbara è una donna fantastica di 43 anni , separata .
I vestiti lasciano immaginare un corpo da urlo che vorrei scoprire al più presto.
Rompo gli indugi e la invito nel parco dell'albergo per fare una pausa dalla cena.
Succede che ci baciamo con molta voglia appena raggiunto un posto riservato e dai mugoli di Barbara decido che bisogna andare subito in una stanza dell' albergo, meglio la mia.
Mi ritrovo con una donna attraente sotto ogni profilo: alta, con un culo incredibile , una pelle morbidissima e due tettine un po' piccole ma deliziose .
Distesa sul divano, apro la,sua vulva con tanti peli biondi; la lecco con dei tocchi leggeri, il sapore è fantastico. La mia lingua si dà da fare a circolare tra il clitoride e il perineo, dispettosamente entra tutta nella bionda meraviglia di Barbara per ricominciare da capo.
Dopo un tempo infinito, Barbara viene a lungo usando la mia testa e la mia faccia come se fosse un toy . La mia faccia viene strofinata rovinosamente e a lungo su una vulva che ormai è fiume in piena .
Barbara geme con una voce roca, quasi maschile e con una forza incredibile.
Pensando che fosse finita, con le ossa della faccia scomposte come un puzzle, godo ancora nel sentire questo orgasmo infinito. Ho pensato male: Barbara mi chiede di continuare, mi dice che si è appena eccitata.
Riprendo a leccare la parte posteriore, ignorando la vulva-lago-di- umori appena formato.
Lecco bene un bellissimo ano che ad ogni colpo di lingua si contrae come se trattenesse un altro orgasmo potente.
Barbara si tocca le tettine ogni volta con più forza, tortura i capezzoli come se fossero responsabili della situazione in cui si era cacciata.
Dopo un tempo più breve, arriva un secondo orgasmo atomico.
Tutto il bacino si contorce, le contrazioni passano dall' buchino piccolo a quello grande con dei movimenti sussultori.
Aspetto che Barbara finisca di venire, lo spettacolo è incredibile.
Vi lascio con la voglia di sapere come va a finire, ve lo racconto la prossima volta.

R: La conferenza

Fiscanto | 24.05.2023

Bello! Davvero un bel racconto. Mi piace molto soprattutto perchè mette in primo piano il cunnilingus, che secondo me è la chiave del piacere femminile. E' vero che Barbara si era solo eccitata, per dare il massimo piacere a una donna bisogna prima farla venire con la lingua, poi viene tutto il resto.Bravissimo, Walter.
Grazie del complimento, non credo di essere "unico" o almeno lo spero per le donne, in quanto gli uomini che conoscono davvero le donne sono davvero rari. Non mi piace essere falsamente modesto, sicuramente dai feedback ricevuti dalle donne, sono un grande amatore, questo si.
Saluto la tua amica, anche se non la conosco di persona e invito lei e te a pubblicare ancora su questo sito.
Non vedo l'ora di leggere il seguito di questo bel racconto.
Un saluto da Fiscanto!

Pasquetta

Eros | 16.04.2023

Cosa è tradizione fare il giorno di pasquetta? Ovvio, quasi tutti scegliamo di stare all'aria aperta e godersi una bella giornata primaverile con gli amici, a giocare e grigliare carne. Io adoro cuocerla, sentirne il profumo e lo scoppiettare del grasso sulla brace:è il mio compito in queste giornate allegre e spensierate. Ero lì, con una costina in mano, mentre furbescamente la mangiavo, molto gustosa. I miei amici, e amiche ridevano e scherzavano. È arrivato un altro gruppo che si era piazzato poco più in là. Li vedevo, mentre arrostivo, montare una rete e mollare sul prato le loro cose. Iniziavano a giocare a pallavolo. Un mio amico faceva commenti sulla loro distanza. Mangiando un'altra costina, mi si è bloccato lo sguardo(e il cuore) notando una "giocatrice" molto brava. Non era bella, per niente, ma non riuscivo a scollarle gli occhi da dosso. Sarà stato il mio sguardo insistente o cosa, ma avevo attirato il suo. La nostra distrazione, aveva fatto bruciare a me la carne, e a lei, prendere i piena faccia, una pallonata e tramortirla.
I suoi amici l'avevano già soccorsa, insomma, erano già intorno a lei, ma non so perché, il mio istinto è stato quello di raggiungerla per vedere come stava. Mi ha guardato e ho teso la mano per aiutarla anch'io a rialzarsi. Con miei e suoi amici, ci siamo uniti e abbiamo pranzato insieme. Avevo le orecchie ovattate, sorridevo come un ebete, vedevo solo lei. Ogni tanto annuivo: non ero di molta compagnia, non ero loquace. A fine pranzo, tra la confusione dei giochi, chiacchiere e rigovernamento del luogo, mi sono staccato dal gruppo, allontanato e sono andato verso la pineta, per cercare un po' di tranquillità da questo stato di turbamento che ho provato. Ho camminato qualche minuto sul sentiero, poi mi sono seduto sotto un albero. Non ero solo. Mi ha seguito. Mi sono rialzato di scatto e lei, beh lei.. Ha preso la mia faccia e mi ha baciato e io l'ho ricambiata col desiderio di farlo lì. Le ho messo le dita nei pantaloncini, era bagnata, pure lei. Nascosti tra alberi e cespugli, l'ho aiutata a stendersi sull'erba, sotto quell'albero. L'ho spogliata, mentre baciavo il suo corpo atletico e asciutto. Sapeva di buono la sua carne, i suoi liquidi. Lei gemeva in silenzio mentre la leccavo. Mi ha tirato su dal sedere ed io sono entrato in lei, baciandola. Abbiamo goduto insieme. Nessuno si era accorto della nostra assenza.

R: Pasquetta

Fiscanto | 01.05.2023

Grazie del contributo. Il racconto è molto originale e scritto bene.Ho notato che hai posto più l'attenzione sull'ambientazione che sull'incontro erotico, che hai lasciato in buona parte all'immaginazione del lettore.Sono contento che sai come dare piacere a una donna: il cunnilingus è basilare, senza non si va da nessuna parte. Grazie ancora e ti invito a pubblicare altri racconti e a invitare chi conosci a farlo.

R: R: Pasquetta

Eros | 11.05.2023

Leggo la tua risposta. Era una situazione particolare, a rischio. Ho avuto modo di rivederla e scoprire quanto fosse buono il suo sapore e il profumo della sua pelle. Ci siamo rivisti settimane dopo al a casa sua. Era diversa, più bella, forse perché aveva messo un filo di trucco. Entrato in casa, vidi l'ordine e un arredamento di buon gusto. Aveva da parte una foto con Keba Phipps, mi disse, suo idolo della pallavolo. Mentre guardavo la foto, prese il mio mento e mi baciò. La spogliai è la guardai ancora. Un corpo atletico che volevo possedere ancora una volta. La stesi sul letto le divaricai le cosce e la lecco a lungo, finché godete è poi si mise sottosopra. Due dita entrarono facilmente in vagina mentre le mordicchiavo e leccavo il clitoride e lei mise il mio pene in bocca, fino in fondo! Lei gridó, io sussultai. Si mosse sopra di me, mi fece entrare tenendo una gamba sulla mia spalla, l'altra tra le mie gambe aperte. Era alta. In questa posizione, la vedevo di profilo, due belle tette e una pancia con una tartaruga ben fatta. Le strinsi la natica mentre si muoveva su e giù. Godette oh se godette, ed io un attimo dopo la inondati. È stata una bravissima schiacciatrice ed io felice per averle fatto vincere un'altra partita.

Intesa vincente

Paola | 19.03.2023

Ero in discoteca con la mia amica. Balli di coppie, caraibici. Ad ogni nuovo ballo, io sempre avanti perché bassa, gli uomini, ragazzi, allungavano la mano verso lei, anche sopra la mia testa. Ciò mi faceva irritare. Poi mi capitò di essere invitata, nulla di eccezionale, alcuni non sapevano condurmi, od io ero ancora troppo imbranata da conoscere tutte le figure. Finalmente arrivò il mio turno e mi divertì anch'io. Dei quattro, mi rimasero impressi due. La n serata finí. che. Passati qualche anno, fui invitata da un'altra amica in una sala che sentivo sempre solo nominare. Ci andai. Fu il cambiamento della mia vita, delle mie scelte. Ballai tutta la serata con un ragazzo di 29 anni, mio coetaneo. Simpatico allegro, con gli occhi alla Sylvester Stallone che adoro. Dopo uno ballo mi, mi invitava a farne un altro e un altro ancora. Di una splendida serata. Ci scambiammo i numeri, arrivai a casa e lo chiamai subito per ringraziarlo. Lo invitai per il giorno dopo. Io vivevo sola, lui in famiglia. Arrivò. Chiudendo la porta, aveva già la sua bocca sulla mia. Ci spogliammo e cominciò a baciarmi i seni, mentre lo conducevo in camera
Mi stese sul letto e si distese sopra di me. Notai una cosa molto particolare che non mi era mai successa prima: la sua pelle non emanava alcun odore, proprio nessuno, ma il suo corpo mi piaceva comunque. Mi accarezzò prima con le dita, poi con la lingua tutto il corpo. Gli piaceva baciare i miei piedi. Brividi di desiderio provavo, volevo che mi penetrasse subito! Invece con la lingua si fermó sul clitoride e dopo un istante venni. Ma non finì, sentivo di volerne ancora. Entró in me e iniziò a portarmi verso un altro l'orgasmo,che ebbi. Man mano che entrava è usciva, sentivo che stavo per asciugarmi. Mi disse che voleva venirmi dentro. Durava parecchio tempo constatai, ma non ero protetta. Così lui mise due dita in vagina, la leccò abbastanza da eccitarmi ancora, e con la lingua continuò su tutto il perineo e l'ano. Mi bloccai solo un attimo dalla sorpresa, ma sapevo di essere "libera". Mi era capitato una volta (andata male). Così pensando che da lì aveva "via libera" fino alla fine, mi rilassai completamente, e con uno sguardo gli feci capire che lo volevo. Andò in bagno e tornò con una bacinella d'acqua tiepida e un asciugamani. Dopo aver protetto il materasso con una cerata, mi fece sdraiare a pancia in giù. Versava con l'asciugamani gocciolante, l'acqua sulla mia schiena e tra i due glutei. Fremevo, grondavo di acqua e liquidi vaginali. Lo sentii penetrarmi, in quel tepore che sentivo. Era dentro e non mi resi che fosse dietro!!! C'erano le sue dita in vagina che dopo tirò fuori. Entrava e usciva ed io ero un lago pure dietro e non di acqua! I miei occhi si appannarono a lungo, il mio corpo era un fuoco. Non ricordo quanti orgasmi provai, ma lui lo sapeva, entrava e usciva aspettando, perché sapeva cosa voleva: io andai in estasi. Credo che quella fosse l'estasi. E fu meraviglioso, indimenticabile. Una sera uscìmmo in gruppo e scoprii che i due con cui avevo ballato erano suoi amici dimenticati, ma quella sera non c'era. Lo conobbi altrove, quando ormai dovevo partire. Rimanemmo insieme comunque e in un ritrovo e un altro, ci vedevamo in motel, facendo l'amore e scoprendo il nostro corpo e il nostro piacere in tutto i modi possibili, alla Kamasutra per intenderci. Non ci lasciammo mai. E la nostra intesa sessuale è ancora viva dopo anni, come e meglio delle prime volte.

R: Intesa vincente

Fiscanto | 20.03.2023

Per prima cosa, voglio ringraziarti. Un nuovo racconto è un nuovo tassello che rende ancora più bello il mio sito che è anche il vostro sito, grazie ai vostri contributi. Mi piace il modo di far sesso di quest’uomo. Assomiglia al mio. MAI penetrare una donna prima che abbia provato almeno un orgasmo grazie al cunnilingus. Dopo è tutto in discesa e l’estasi è davvero possibile. Sono contento che l’intesa sessuale sia ancora viva con il tuo uomo. Ti invito a scrivere altri eccitanti racconti. Grazie

R: R: Intesa vincente

Paola | 22.03.2023

Grazie Fiscanto. Al mio racconto, volevo aggiungere una cosa non meno importante,anzi fondamentale: in quella mia prima volta, l'uso dei preservativi fu OBBLIGATORIO. Solo dopo aver visto i suoi esami e decidendo di stare insieme, ne facemmo a meno. Ci ho pensato: nei racconti in generale e nei contributi, il sesso sicuro, non viene scritto e non dovrebbe essere dato per scontato a chi legge e non ci arriva. Sopratutto da chi scrive di un unico incontro lampo. Scusa la nota.

R: R: R: Intesa vincente

Fiscanto | 22.03.2023

Prego. Diciamo che questa è una scelta consapevole di due persone adulte. Comunque, nel tuo racconto si capisce che il preservativo non è presente, visto che l'alternativa offerta non ha conseguenze dal punto di vista procreativo. Comunque, ribadisco, rimane una scelta personale, altrimenti mi viene in mente quel film in cui il protagonista faceva sesso con una donna tutto avvolto nel Domopack! ;) Anche il cunnilingus si dice sia mortale per noi poveri maschietti che dovremmo darci dentro di Domopack, per non rischiare la vita. Io dico solo che sarebbe una morte onorevole, immolato sul Monte... di Venere!

Artista

Giusy | 26.02.2023

Ringrazio per i complimenti e ricambio con un nuovo racconto. Il sesso è una materia strana: non si impara a scuola, l'abbiamo già dentro di noi. Ho conosciuto donne per nulla interessate a praticare sesso e uomini con una fissazione. Nel mezzo ci sono le persone, come me, che apprezzano il sesso e ne traggono beneficio spirituale.
Quando poi il sesso è fra persone con la stessa indole, diventa grandioso.
Fu ciò che mi accadde con un pittore conosciuto al mare.
Essendo un personaggio famoso e riconoscibile, iniziai a passare del tempo in sua compagnia e accettai di posare per un progetto pittorico particolare. Spogliarmi non mi mise in imbarazzo per nulla.
Per molti pomeriggi, andai nel suo studio vestita di un solo capo, in modo da restare nuda facilmente.
Mi eccitava sapere di essere trasferita con tutto il mio corpo nella mente del pittore, nella mano e quindi sulla tela. Raccontai questi turbamenti e il pittore ne rimase affascinato.
Mi chiese di potermi dipingere dopo aver fatto sesso, per portare il fatto reale sulla tela.
Non fu' difficile, il pittore era un vero esperto e io ne ero affascinata.
La sua lingua mi rese schiava : non vedevo l'ora che incontrasse la mia vulva per stravolgerla. Entrava a fondo, passava lungo tutto lo spazio della mia vagina soffermandosi sul perineo fino a farmi contorcere dal piacere. Il clitoride era il bersaglio preferito di quella lingua che non lasciava tregua.
Orgasmi a ripetizione, restavo come folgorata sul divano dove posavo. La mia espressione, bloccata sulla tela subito dopo un orgasmo è imprigionata per sempre su tele che tutti possono vedere.
Non provo imbarazzo, l'arte non ha confini e il sesso fa parte dell'arte a pieno titolo.

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