Ha fatto tutto lei
Tempo di vacanze e tempo di disservizi. Chissà come mai tutti i lavori sulle linee ferroviarie devono essere fatti d'estate, quando la gente viaggia tanto? Non ci sarà mai risposta a questa domanda.
Prendo l'ennesimo autobus sostitutivo, che in effetti non sostituisce per niente il treno, salvo che per la partenza e l'arrivo. Il mezzo è al massimo della sua capacità. Mi siedo a fianco di una donna sulla trentina. E' con un vestito di maglina corto al ginocchio e con una generosa scollatura.Il viaggio inizia tranquillo. Sono quasi cinque ore. Una vera mazzata! Annoiato, guardo verso la mia compagna di viaggio. E' formosa, ma non grassa.Il vestito è salito poco sopra al ginocchio. Sono certo che adesso lo tirerà giù, sentendosi osservata. Invece, niente di tutto ciò. Lo tira ancora più in su, mostrandomi tutte le cosce, che durante il viaggio piegherà verso l'alto per scoprirle ancora di più. Nel frattempo, allarga al massimo la scollatura, mostrandomi il seno quasi nella sua interezza. Durante tutto il viaggio non fa altro che mostrarsi e premere le sue braccia nude sulle mie. Dalle sue telefonate, sento che scende una stazione prima della mia. Quando chiedo all'autista quando manca alla mia stazione, cambia idea e si fa prendere alla mia stessa fermata.
Nel frattempo, continua a farmi sentire la sua pelle calda e a mostrarmi tutto ciò che ha da mostrarmi. Durante un percorso in galleria, la sento aderire ancora di più a me e quando la galleria finisce, vedo che ha una mano tra le gambe e si sta masturbando. Dopo pochi minuti, le sue gambe si stringono convulsivamente, segno che sta avendo un orgasmo molto intenso.
Il viaggio continua come se niente fosse successo. Arrivati alla stazione, noto che c'è un uomo ad aspettarla. La saluto con una "buona serata" e lei mi risponde con un "arrivederci".
Chissà cosa si aspettava. Forse la richiesta del suo numero di telefono, forse un approccio più invadente. Non lo so. Sarà stato il caldo opprimente, il torpore del moto dell'autobus, il mio essere navigato e ormai non più tanto sorpreso dal mondo femminile, ma non mi andava nessuna delle azioni di cui sopra. Volevo solo uscire da quell'autobus e riposarmi, finalmente...