Irish

18.07.2021 18:32

Viene dalla terra di James Joyce,  dalla gente di Dublino, di cui parlava lo scrittore nell’omonimo romanzo. L’Irlanda, terra di verde e di rosso, soprattutto nelle chiome delle sue donne. Lei è la prima donna irlandese (di origini, perché nata in Italia) che conosco e anche la prima donna “red hair” (come dicono in Irlanda) che ho il piacere di ammirare da vicino.

Noto un suo commento a una mia poesia , su un sito dedicato alle poesie e ai racconti amatoriali e la ringrazio della sua gentilezza.

Cominciamo a scriverci sul sito, in una sorta di botta e risposta. La cosa diventa scomoda e troviamo un’alternativa più privata per comunicare.

Giorno dopo giorno la conosco sempre più. Mi racconta molto della sua vita, facendomi condividere anche i suoi momenti quotidiani. E’ una bella donna, non solo esteriormente, ma anche interiormente.  Questa è un tipo di donna molto pericolosa,  perché ti spinge senza volerlo in un terreno dove è facile cadere in sentimenti che vanno oltre la semplice ricerca del piacere.

Decidiamo di incontrarci. Nessuno dei due vuole incontrarsi davanti a una tazzina di caffè. Soprattutto lei, lo sottolinea più volte: preferisce un incontro al buio, o meglio in semioscurità , visto che non è possibile fare il buio pesto in pieno giorno. Occupo la camera e le comunico il numero. Mi nascondo in bagno e la sento arrivare quasi subito. Apre la porta, la richiude e posa le sue cose sul tavolo, con metodo e ordine. Mi da le spalle. Esco silenziosamente e l’abbraccio da dietro. E’ letteralmente un fascio di nervi. La tensione era alle stelle e si sentiva anche attraverso il suo corpo, oltre che nella sua mente, sicuramente. La stringo a me, mentre le bacio il collo con passione, facendo guizzare la mia lingua, quasi a volerle far pregustare ciò che sarebbe accaduto subito dopo. Si gira e mi bacia sulle labbra. Un bacio meraviglioso, intriso di passione e cesellato di tenerezza. Ricambio il bacio sempre più voracemente: quanto mi piacciono quelle labbra! Ci spogliamo reciprocamente. Getto i miei vestiti per terra, cercando di mettere i suoi in un posto più consono. Voglio darle piacere, non posso aspettare oltre. Una donna così deve godere! La spingo dolcemente sul letto e le sfilo le mutandine. E’ una donna “red hair” originale, non un falso! Ammiro il suo bellissimo sesso, proporzionato ed elegante, una bella farfallina, tenerissima, che aspetta solo il mio bacio, per volare alta nel cielo del piacere. La mia lingua e la mia bocca si avventano su quel tesoro, che cela tra le gambe, mentre le mie mani le massaggiano i seni, stuzzicandone i capezzoli, con due dita inumidite di saliva. Sento l’orgasmo scuoterla dall’interno. Bene, sono felice! Questo è il mio benvenuto. E’ bagnata, molto bagnata e questo vuol dire che ha voglia, come me. La possiedo la prima volta, baciandola contemporaneamente. Ormai non farei niente senza baciarla. E’ così bello sentire quelle meravigliose labbra sulle mie che non riesco a smettere, salvo quando bacio le altre labbra, quelle recondite.

Sentirla dentro è bellissimo! L’abbraccio interiore è avvolgente e caldo. Riesco a resistere per un po’ di tempo e la sento godere anche in questo modo. Sono rare le donne che godono così. Quanto vorrei venirle dentro! Purtroppo è giovane e non è possibile. Vengo nella mia mano. Lei prende nella sua bocca il mio sesso, e cerca di gustare le ultime gocce. Ecco, questo è segno di grande femminilità. Significa essere femmina davvero, fino al midollo. La bacio gustando il nostro piacere. Mi riposo e mi rilasso accarezzandola. Come certi fiammiferi sfregati sullo zolfo, immediatamente si accende ancora di voglia. Mi bacia dappertutto e mi rende pan per focaccia, dimostrandosi al mio livello nel dare piacere con la bocca. Purtroppo non riesco a godere il piacere in maniera egoistica e voglio che mi metta il suo meraviglioso sesso, aperto e bagnato in bocca. Continuiamo in un bel sessantanove. Voglio penetrarla ancora e la prendo ammirando il suo elegantissimo lato B. Sentire ancora quell’abbraccio, caldo, umido e pulsante del suo sesso, mi fa impazzire. Ma mi mancano i suoi baci e la prendo ancora viso contro viso. Si ripete ciò che era accaduto prima. Lo facciamo ancora una volta e gliela lecco ancora, spingendo dentro la lingua fin dove riesco. Sentire il suo sapore è qualcosa di paradisiaco. E’ davvero ottimo! Gliela voglio divorare, letteralmente. Gode e tenendo stavolta un dito a uncino, per stimolarle il cosiddetto punto G, sento le contrazioni orgasmiche su di esso. Mi sembra di toccare il cielo con un dito!

Ci riposiamo, ma non possiamo smettere di baciarci e io di accarezzarla. Dobbiamo andare via, perché non c’è più tempo, ma ci rincorriamo, baciandoci.

Purtroppo, tutte le cose, anche le più belle, hanno una fine. Lei si fa la doccia, io aspetto sul letto, poi toccherà a me. Lei va via prima, dandomi l’ennesimo bacio. Non ci siamo promessi niente. Qualche tempo fa, sapevamo di questo dono gratuito? Le cose accadono e basta, non serve forzarle.