Santa Tommasa
Davvero incredula questa giovane donna... Apro l'e-mail e mi trovo un messaggio di poche parole :"Tutto vero?" Troppo poco per capire a cosa alludesse, anche se un'idea me l'avevo fatta, visto che l'e-mail era quella collegata al sito di racconti "Hot". Rispondo all'email e lei si presenta. Ha 28 anni, è un'infermiera ed è capitata per caso sul mio sito. E' rimasta colpita dalla mia abilità nel cunnilingus, secondo lei, decantata troppo esageratamente. Le scrivo che io adoro questa pratica e che ne ho fatta una vera e propria arte, pur amando, come tutti gli uomini, anche la penetrazione. Vive insieme a una ragazza che lavora nelle vicinanze, perciò non può ospitarmi quando vuole. Finalmente è sola. La ragazza è andata dai suoi per il battesimo di un nipotino. Ci vediamo in un bar nelle vicinanze di casa sua. E' molto bella e si vede benissimo che è così giovane. Davvero molto carina! Beviamo un succo di frutta e poi mi invita da lei. Mi avvio verso casa sua. E' a due passi, in effetti. Ci guardiamo negli occhi. Siamo un pò impacciati entrambi. Il primo incontro è sempre così, anche se è il centesimo incontro che si fa. Si sdraia sul letto tutta vestita. Ho capito cosa vuole. Vuole essere spogliata. Le sfilo la t-shirt, le tolgo il reggiseno, i pantaloni e per ultimo le mutandine. Per conto mio, mi spoglio buttando tutto a terra. Il suo sesso è al naturale, non depilato. Molto bello, perchè carnoso e la cosa si vede, malgrado la peluria, peraltro non eccessiva. Le dico solo una cosa: "Adesso capirai cosa voglio dire con l'averne fatta un'arte..." Mi tuffo avidamente. La mia lingua guizza rapida e percorre ogni piega del suo sesso, tornando sempre sulla clitoride. Lentamente si rilassa. Apre sempre più le gambe.Il tempo passa, sembra proprio gradire, visto i suoi gemiti sempre più vicini e sempre più forti. La mia lingua entra dentro, la fruga fino in fondo e torna ancora sulla clitoride. Comincia a tremare, a impennarsi. Metto un dito dentro la vagina, mentre con la lingua continuo a martellarla. Metto due dita, l'indice e il medio. Con l'indice sento una superficie rugosa, il famoso punto G. Lo strofino, sempre più rapidamente e l'orgasmo esplode nella mia bocca. Le sollevo le gambe, allargandole e la penetro profondamente. Adoro penetrare una donna mentre sta godendo! Sento i singulti dell'orgasmo sul mio membro... E' fantastico! La possiedo a lungo, mi piace quel caldo e umido abbraccio e non ne uscirei mai. La invito a girarsi e la prendo da dietro, non prima però d'avergliela leccata da questa posizione. E' ancora più stretta così... La posseggo ancora, ma la vista del suo splendido fondoschiena e l'abbraccio serrato del suo sesso, mi fa capitolare e le vengo dentro, copiosamente (prende la pillola, mi ha assicurato). Appena finito, la vedo girarsi e mi invita ancora una volta a leccargliela. Non mi faccio certo pregare! Stavolta sa del mio e del suo piacere e la cosa è ancora più eccitante. La mia lingua la penetra come un martello pneumatico, ritmicamente, quasi a voler sostituire il membro appena uscito. Poi va sulla clitoride e ricomincia il galoppo verso il piacere. Le metto dentro ancora una volta l'indice e il medio e con l'indice le stimolo il punto G, sperando magari in uno squirting. Lo squirting non ci sarà, ma un orgasmo ancora più forte del primo sì. Mentre ho nella sua vagina l'indice e il medio e la mia lingua le sta torturando piacevolmente la clitoride che è ormai molto gonfia, noto una cosa strana e piacevole, allo stesso tempo. Le sue mani si portano alla mia, facendomi capire di mettere dentro ancora più dita. Ne metto tre e la sento gemere. Aumento il ritmo e la pressione della lingua e metto tutte e quattro le dita a cuneo. E' un attimo. Gode! Gode in modo travolgente, sobbalzando. Le sollevo le gambe e la prendo. Tutto dentro! Lo faccio quasi uscire fuori e poi l'affondo tutto, così per tante volte. La posizione a gambe molto larghe mi permette di toccare, delicatamente, il fondo del suo sesso. Questa sensazione mi piace moltissimo. Muovo da sinistra a destra e da destra a sinistra il bacino, per poterla sentire bene, essendo ormai molto aperta e molto bagnata. Poi aumento il ritmo e vengo ancora dentro di lei. Siamo entrambi spossati, distrutti. Le dico se vuole andare in bagno, mi dice di darle dieci minuti perchè è stravolta. Mi dice: "Non sono mai stata così stanca, nemmeno quando vado a correre." Le sorrido e le dico: "Hai capito, adesso? E' tutto vero, secondo te, quello che scrivo?" Lei mi sorride e baciandomi a fior di labbra dice solo una parola: "Sì".