Una donna davvero tosta
Finalmente si è decisa. Non ci speravo quasi più, sinceramente.
A casa sua non ha voluto che ci incontrassimo, per prudenza, ha detto.
L'appuntamento è in un motel della zona, molto carino e riservato.
Ho portato con me, quattro spezzoni da un metro di morbida corda, un foulard e un tubetto di gel lubrificante.
Per non metterla in imbarazzo, l'aspetto in camera. Lei spinge la porta ed entra. Sono felice che sia venuta.
L'abbraccio con passione. Le mie mani corrono vogliose su di lei. Prendo il suo splendido fondoschiena tra le mani, come desideravo da tanto tempo e lo massaggio voluttuosamente.
La sento eccitarsi. La bacio con voracità. La mia lingua s'intreccia alla sua. Bevo avidamente la sua saliva. La spoglio freneticamente, baciando ogni millimetro della sua pelle di seta. Spesso la mia lingua guizza sulla sua pelle, calda di voglia. Rassicurandola, con dolcezza, la bendo. La faccio sdraiare sul letto e, con gli spezzoni di morbida corda, le lego dapprima i polsi e poi le caviglie. Lascio un pò di gioco ai legacci delle caviglie, per permetterle di piegare le gambe. La bacio dalla testa ai piedi. Poi ritorno su, usando la lingua. E' molto eccitata. Il suo sesso, oscenamente aperto, è fradicio di umori. Non resisto più e glielo lecco. Mi tuffo letteralmente tra le sue meravigliose cosce. Il suo odore e il suo sapore sono divini. E' di una bontà unica!
La mia lingua, esperta e sicura, le fa avere, in pochi minuti, un fortissimo orgasmo. Non riesce a trattenere un grido di piacere, mentre inarca il bacino. Infilo dentro la lingua, per gustare ogni goccia di quel nettare. Poi, mentre lei è sempre bendata e legata, le accarezzo il viso con la punta del membro, duro come il ferro.
Quando la punta del mio membro arriva sulle sue labbra, la sua bocca si schiude e l'avvolge in un caldo ed umido abbraccio. Mi fa impazzire in pochi minuti e godo copiosamente sul suo bellissimo viso.
Le slego le caviglie e le poso sulle mie spalle, penetrandola profondamente. Il mio membro, malgrado sia appena venuto, è ancora una sbarra d'acciaio.
Dentro è quasi più bella che fuori!
Stare nella sua vagina è come stare in Paradiso. La possiedo molto a lungo: voglio gustarmela, finalmente!
Veniamo insieme. Lei è bagnatissima. Ad ogni affondo, il rumore di bagnato è eccitantissimo.
La slego le mani e le caviglie. Ci mettiamo fianco a fianco. L'accarezzo d'appertutto, mentre la voglia si accende in entrambi più forte di prima. La faccio girare in modo che mi offra le spalle. Le lego le mani insieme e così faccio con le caviglie. La benda non l'ho mai tolta.
Comincio ad accarezzare il sesso da dietro, insinuando un paio di dita dentro. La sua eccitazione mi agevola tanto. Accarezzo anche il suo roseo buchino posteriore, introducendo, appena appena, la punta del mio dito medio, bagnato dei suoi umori. La sento gemere di piacere, mentre viene incontro al mio dito. Bagno copiosamente il suo ano di gel lubrificante e la penetro con il dito, fino in fondo. La frugo a lungo dentro, mentro la sento adattarsi alla presenza estranea. Non voglio che provi il benchè minimo dolore. Deve provare solo piacere, nient'altro. Ricopro di gel il mio membro e con grande lentezza entro nel suo ano. Mi fermo subito, anche se la vedo solo a disagio. Lentamente il suo retto si adatta al mio membro. E comincio il tanto desiderato movimento di avanti e indietro. Dapprima lento, poi sempre più veloce. Lei si masturba, nel frattempo. Il suo orgasmo arriva fortissimo, proprio mentre getti di caldo seme le riempiono l'intestino.
Rimango dentro di lei, gustandomi le contrazioni orgasmiche del suo ano sul mio membro.
Poi scivolo fuori, mentre il suo seme cola oscenamente sul letto.
La slego, le tolgo la benda e la bacio con passione.
Entrambi giuriamo di rivederci il più presto possibile, mentre la voglia ritorna ancora più pressante di prima.