Una donna decisamente matura
29.11.2022 21:25
Chi non capisce niente di donne, dice che una donna arrivata a una certa età, raggiunge la pace dei sensi. Lo dice appunto chi non capisce niente di donne. L'ho incontrata la prima volta in Posta. Non riusciva ad ottenere il biglietto del turno. L'ho aiutata e ci siamo seduti insieme a parlare piacevolmente delle solite cose banali: il tempo, il governo, la tecnologia, che ad alcuni complica la vita, anzichè semplificarla. Mi ha detto di avere un vecchio computer, che usava per ascoltare vecchi cd musicali, che ultimamente non funzionava più tanto bene. Ha detto di abitare a cento metri dalla Posta. Mi sono offerto di aiutarla. Incredula di tanta disponibilità, dapprima ha rifiutato gentilmente, poi ha accettato di buon grado. Ho saputo che aveva giusto dieci anni più di me. Non sono un ventenne, quindi dieci anni in più non sono pochi: è una donna decisamente matura.
Un pomeriggio decido di andare da lei. Mi offre un tè. Accetto volentieri e l'accompagno con quei biscotti danesi, spesso nelle scatole di latta, presenti in tante case abitate da vecchie signore. Tanto vecchia però lei non mi sembra. Ha un fisico asciutto, non è per niente grassa. Mi dice che è vedova e che non fa sesso da anni, non ricorda nemmeno da quando, visto che sono passati molti anni. Sistemo rapidamente il computer e lei si siede per provarlo, mettendo un cd di Ornella Vanoni. Il computer si difende ancora bene: l'audio è perfetto. Non so come, mi ritrovo ad accarezzarle i capelli, grigi e striati di bianco. Non dice niente. Continuo e le accarezzo la nuca. Geme. Le bacio il collo. E' visibilmente eccitata. Cerco di baciarla sulla bocca. Ricambia, ma a labbra chiuse. Dopo capirò che ha tutta una sua convinzione sul sesso sicuro. Improvvisamente si spoglia e rimane nuda. Accarezzo i suoi seni. Non sono grandi, ma nemmeno piccoli. Le succhio i capezzoli. Geme ancora. Mi spoglio anch'io e lei appena mi vede nudo, scende direttamente sul mio membro e lo prende in bocca. E' bravissima! Non usa mai le mani, solo lingua, labbra e bocca. Mi fa quasi venire. Le dico di portarmi in camera da letto. Mi fa strada. La spingo dolcemente sul letto e le allargo le gambe. La mia magica lingua non tarda a fare le sue mirabili magie. Comincia a gemere sempre più forte, a gridare sempre più forte, senza nemmeno curarsi di vivere in un condominio e impennando il bacino mi regala un orgasmo travolgente. Spingo dentro la lingua e la sento stretta ritmicamente dai suoi muscoli vaginali.
Le sollevo le gambe e cerco di penetrarla. Mi dice di usare un preservativo. Come mai? Non avrà mica paura di uscire incinta! No. Lo fa per quel senso di sesso sicuro a cui ho accennato prima. Lo prende dal comodino, dicendo che è di suo figlio, ormai via da tempo. Me lo mette e la possiedo con foga, mentre gode anche così. Poi ci sdraiamo uno accanto all'altro e l'accarezzo dolcemente. Lentamente, come un fuoco apparentemente spento sollecitato dal vento, la voglia riprende vigore. Mi viene sopra e ci mettiamo nella posizione del sessantanove. Il suo sesso è ancora bello, come quello di una ragazza. Il buchino posteriore è stretto e sembra avere una piccola boccuccia. Gliela lecco anche da questa posizione e la faccio godere, mentre io godo nella sua bocca, travolto dalla sua bravura davvero insuperabile.
Ci rivestiamo e la saluto, ringraziandola del tè e dei biscotti. Naturalmente offro la mia piena disponibilità, se avesse ancora qualche problema con il computer o con qualche altro ritrovato tecnologico. Lei sorride e mi rassicura che mi terra presente. La bacio sulla guancia e vado via.
Chi non capisce niente di donne, dice che una donna arrivata a una certa età, raggiunge la pace dei sensi. Lo dice appunto chi non capisce niente di donne.
L'ho incontrata la prima volta in Posta. Non riusciva ad ottenere il biglietto del turno. L'ho aiutata e ci siamo seduti insieme a parlare piacevolmente delle solite cose banali: il tempo, il governo, la tecnologia, che ad alcuni complica la vita, anzichè semplificarla. Mi ha detto di avere un vecchio computer, che usava per ascoltare vecchi cd musicali, che ultimamente non funzionava più tanto bene. Ha detto di abitare a cento metri dalla Posta. Mi sono offerto di aiutarla. Incredula di tanta disponibilità, dapprima ha rifiutato gentilmente, poi ha accettato di buon grado. Ho saputo che aveva giusto dieci anni più di me. Non sono un ventenne, quindi dieci anni in più non sono pochi: è una donna decisamente matura.
Un pomeriggio decido di andare da lei. Mi offre un tè. Accetto volentieri e l'accompagno con quei biscotti danesi, spesso nelle scatole di latta, presenti in tante case abitate da "vecchie" signore. Tanto vecchia però lei non mi sembra. Ha un fisico asciutto, non è per niente grassa. Mi dice che è vedova e che non fa sesso da anni, non ricorda nemmeno da quando, visto che sono passati molti anni. Sistemo rapidamente il computer e lei si siede per provarlo, mettendo un cd di Ornella Vanoni. Il computer si difende ancora bene: l'audio è perfetto. Non so come, mi ritrovo ad accarezzarle i capelli, grigi e striati di bianco. Non dice niente. Continuo e le accarezzo la nuca. Geme. Le bacio il collo. E' visibilmente eccitata. Cerco di baciarla sulla bocca. Ricambia, ma a labbra chiuse. Dopo capirò che ha tutta una sua convinzione sul sesso sicuro. Improvvisamente si spoglia e rimane nuda. Accarezzo i suoi seni. Non sono grandi, ma nemmeno piccoli. Le succhio i capezzoli. Geme ancora. Mi spoglio anch'io e lei appena mi vede nudo, scende direttamente sul mio membro e lo prende in bocca. E' bravissima! Non usa mai le mani, solo lingua, labbra e bocca. Mi fa quasi venire. Le dico di portarmi in camera da letto. Mi fa strada. La spingo dolcemente sul letto e le allargo le gambe. La mia magica lingua non tarda a fare le sue mirabili magie. Comincia a gemere sempre più forte, a gridare sempre più forte, senza nemmeno curarsi di vivere in un condominio e impennando il bacino mi regala un orgasmo travolgente. Spingo dentro la lingua e la sento stretta ritmicamente dai suoi muscoli vaginali.
Le sollevo le gambe e cerco di penetrarla. Mi dice di usare un preservativo. Come mai? Non avrà mica paura di uscire incinta! No. Lo fa per quel senso di sesso sicuro a cui ho accennato prima. Lo prende dal comodino, dicendo che è di suo figlio, ormai via da tempo. Me lo mette e la possiedo con foga, mentre gode anche così. Poi ci sdraiamo uno accanto all'altro e l'accarezzo dolcemente. Lentamente, come un fuoco apparentemente spento. sollecitato dal vento si riaccende, la voglia riprende vigore. Mi viene sopra e ci mettiamo nella posizione del sessantanove. Il suo sesso è ancora bello, come quello di una ragazza. Il buchino posteriore è stretto e sembra avere una piccola boccuccia. Gliela lecco anche da questa posizione e la faccio godere, mentre io godo nella sua bocca, travolto dalla sua bravura davvero insuperabile.
Ci rivestiamo e la saluto, ringraziandola del tè e dei biscotti. Naturalmente offro la mia piena disponibilità, se avesse ancora qualche problema con il computer o con qualche altro ritrovato tecnologico. Lei sorride e mi rassicura che mi terrà presente. La bacio sulla guancia e vado via.