Un'amica curiosa, ma anche un pò stronza.
Un luogo comune dice che le donne hanno poca manualità. La mia amica, con la quale sono in contatto su Instagram, ha comprato un mobiletto per il bagno dall'Ikea e non ha provato nemmeno a montarlo, mi ha mandato un messaggio, chiedendomi se potessi farlo io.Non penso che le donne siano poco abili in certe cose, penso che provino piacere a farsi fare dei favori dagli uomini.
Essendo un giorno festivo, ho accettato il suo invito. Devo dire che questa donna mi piace molto e più volte ho lanciato l'amo, ma sempre senza successo.
Fa caldo e la trovo vestita con un ampio abito, che lascia scoperte quasi tutte le cosce. Mettiamo tutti i pezzi per terra, in camera da letto, tanto il mobile è piccolo e una volta montato sarà facile spostarlo in bagno. Sinceramente non riesco a concentrarmi. Mentre si piega, il vestito sale ancora di più, scoprendo perfino le mutandine. Lei fa finta di non notare la mia sofferenza e continua, quasi fosse un manager, a organizzare il lavoro. Con uno sforzo disumano, riesco a essere presente al lavoro e in un'oretta il mobile è pronto. Mentre lo montavo, lei cercava di aiutarmi, poggiando il suo seno sul mio collo e sul mio viso. Afferro il mobiletto e lo porto in bagno. Lei sta pulendo ciò che è rimasto degli imballi. Le metto una mano tra le cosce, trattenendo il fiato. Non mi dice niente. Continuo ad accarezzarle l'interno delle cosce, sentendo il calore che si irradia dal suo sesso, sicuramente già eccitato. La spingo dolcemente sul letto, le alzo il vestito e le sfilo velocemente le mutandine.Mi tuffo tra quelle labbra calde e bagnate e comincio a far roteare la mia lingua. Ormai si è arresa. Sento le sue gambe allargarsi sempre più. La mia lingua guizza rapida e percorre ogni punto del suo meraviglioso sesso. Introduco due dita, che muovo dapprima simulando un coito, poi do loro una specie di vibrazione, piegandoli a uncino, verso l'alto. La lingua e le dita non tardano a fare il loro effetto. L'orgasmo è travolgente. Si spinge contro di me, mentre sussulta, quasi a farmi male. La mia bocca è colma dei suoi umori. Un sapore delizioso, il sapore di femmina. Le sollevo le gambe e faccio per penetrarla. Mi ferma. Vuole essere posseduta a pecorina, per sentirlo tutto dentro, come dice lei. Si mette in posizione e comincio a penetrarla. La vista del suo didietro stupendo mi fa sentire in paradiso. Scende sempre più, allargando le gambe contemporaneamente. Sento di entrare ancora di più. Con la punta del membro tocco la cervice. E' una sensazione bella, eccitante. Aumento il ritmo. Vado avanti per tanto tempo, avendo raggiunto con gli anni, un'ottima resistenza. Quando sento che sta per godere, spingo ancora più forte e toccando la cervice godo sopra di essa. Lo sfilo e tenendo le gambe ben aperte le regalo un altro orgasmo orale. Ci sdraiamo per riposare un pò. Mi dice che vuole confessarmi una cosa. Mi dice che era curiosa riguardo ai miei scritti erotici, che non li credeva veri o almeno non completamente. Aggiunge anche che sapeva del fatto che lei mi piacesse, ma che io, non essendo il suo tipo, non ero adatto a vivere certe cose con lei. Nell'ascoltarla, pensavo:"Che stronza, che è!" Le ho spiegato che il vento spira dove vuole e che il talento di grande amatore è venuto ad abitare in me e non in uno dei suoi tipi.Poi se fossi stato bello e dannato, la Natura sarebbe stata ingiusta con me, dandomi troppi doni. Mentre le passavo il pollice sul clitoride, le dissi che se voleva ancora godere, io ero a sua disposizione. Il piacere femminile a me piace più del corpo stesso della donna. E' quel momento in cui la donna s'impenna, in cui gira gli occhi che mi fa impazzire.